Gradinata Nord è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana.
MetalWave.it ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!
» L'Intervista
Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?
I gradinata nord sono nati in una fredda notte del gennaio ’00 in un pub morbegnese su idea del trio ignorenza (chitarra) - c8 (batteria) - diego (voce) e nelle intenzioni dei “fondatori” sarebbero dovuti durare solo lo spazio di un solo concerto (la cui scaletta comprendeva tre covers dei nabat e due degli agnostic front. e stop).
diego scelse il nome ispirandosi alla curva del lecco calcio (di cui era ed è un frequentatore) e, reclutati lanzo come secondo cantante e alejandro come bassista, facemmo il suddetto concerto.
dopodichè bassman si propose come bassista e noi (che nel frattempo avevamo deciso di continuare col progetto) accettammo, spostando così alejandro al suo strumento “naturale” (la seconda chitarra).
iniziammo a buttar giù i primi pezzi nostri (musicalmente e, soprattutto, liricamente, volutamente e fortemente ignoranti!) e in formazione a sei facemmo un altro paio di concerti, prima che lanzo ci lasciasse, facendoci così tornare in formazione a cinque (stavolta più classica: voce, due chitarre, basso e batteria). a quei tempi si faceva oi!-core, un misto di influenze nabat, warzone e business, tanto per buttar là tre nomi!
tempo qualche altro concerto e anche diego ci lascia (per dedicarsi unicamente alla batteria, suo strumento principale, in altre bands), noialtri quattro stiamo fermi un paio di mesi sull’orlo dello scioglimento, dopodichè reclutiamo papo, scelto anche per il suo “physique du role” alla bud spencer!
riprendiamo quindi a provare e a fare pezzi nuovi, stavolta incentrati più sull’oi! propriamente detto (mantenendo sempre comunque una certa componente parodistica!), lasciando da parte le influenze hardcore, e ci ripresentiamo su di un palco nel febbraio ’01, sette mesi dopo l’ultima apparizione.
segue un’altra manciata di concerti (locali e non) e nel frattempo prende sempre più corpo l’idea di registrare qualche pezzo e di buttarli su un cd-split coi nostri soci romagnoli rebelde.
loro sono i primi a registrare ed è grazie a enrico (chitarrista dei rebelde) che troviamo anche un’etichetta disposta a produrci il cd: la valium recordz di roma, gestita dal buon robertò (che ci prese con lui senza mai averci sentiti prima!). finalmente anche noi ci imbuchiamo a registrare (nello studio locale/artigianale dei valenti ian & christian) e, in tre o quattro fra pomeriggi e sere, nel marzo ’02 abbiamo in mano il master coi cinque pezzi che trovate sul cd-split.
cd che esce a maggio ’02, con tanto di uscita festeggiata qui in valtellina con “concerto-party” assieme ai rebelde e ad un bel po’ di soci e amici vari giunti da un po’ tutta italia. intanto arrivano alcuni pezzi nuovi, e all’oi! si affianca un certo tipo di hard-r’n’r…
l’estate ‘02 porta ad un nuovo avvicendamento nella formazione: esce ignorenza ed entra nasty abraham. con la nuova line-up suoniamo qualche concerto locale e in giro per l’italia, con tanto di data oltre confine, ovviamente in svizzera (a davos), con la guest-appareance del prof. denim botka alla seconda chitarra (in sostituzione di un nasty abraham impossibilitato alla trasferta).
intanto vengono fuori altri brani in cui le influenze hard rock/street metal si fanno sempre più strada (…appunto!), e alle tematiche calcistico/hooligane si affiancano testi su braccio di ferro, le girls girls girls locali, i “boyz” della valle, una nota spiaggia lacustre, motociclisti al nightclub, e amenità simili (ovviamente la componente parodistica non viene a mancare, ma anzi si espande ormai a macchia d’olio!). saranno questi (più alcuni risalenti all’anno prima) i brani che troverete anni dopo su disco, ma andiamo con ordine! l’idea sarebbe quella di registrare l’album nel 2004, ma a fine ’03 papo lascia all’improvviso la band per motivi personali e noialtri quattro rimaniamo senza cantante e con un disco da fare.
eventuali rimpiazzi locali non ci soddisfano e pensiamo quindi di “ingaggiare” un singer solo per il disco: la scelta cade sull’alessandrino andrea “dr. rock” valentini (noto “scrittore/musicista/scribacchino prezzolato”, per dirla con le sue parole!) che accetta il ruolo di buon grado.
ora l’idea diventa quella di provare strumentali per un po’ fino a definire per bene i pezzi e poi far salire dr. rock per qualche prova con la voce. questo il piano, ma la realtà sarà ben diversa: dopo qualche mese al ritmo di una prova ogni tre/quattro settimane, la nave viene abbandonata anche da nasty abraham, rendendo così difficilissimo provare in tre e senza voce pezzi composti per due chitarre.
si arriva quindi al punto più basso dell’intera esistenza dei gradinata nord: fine ottobre 2004, serata umida e piovigginosa, sala prove deserta eccezion fatta per il trio alejandro/bassman/c8, strumentazione giocattolo con suoni da walkman a cassette, e degli zoppicanti tentativi di riprodurre i pezzi…
così non si poteva andare avanti e a malincuore diciamo basta. congediamo il valentini (che potrà “vantarsi” di essere stato per circa un anno il cantante dei gradinata senza aver mai provato, né essere stato fisicamente assieme al gruppo neppure una volta!) e in pratica ci sciogliamo, non senza rimpianti.
ma l’idea di incidere quel pugno di pezzi rimane e sappiamo che l’unico modo per farcela è quello di convincere papo a rientrare. la cosa riesce nell’intento e a inizio 2006, dopo un buio durato circa un anno e mezzo, riprendiamo, decisamente arrugginiti, a provare in formazione a quattro.
inizia quindi un lungo periodo di prove saltuarie, dovute in gran parte all’annoso problema della mancanza di una sala prove e in misura minore alle nostre scarse professionalità e dedizione, in cui nel gruppo transitano per qualche mese prima chicco “k.k. lil’john” alla seconda chitarra e successivamente andrea b.j. al basso (con bassman che passa alla chitarra).
questo periodo, che dura circa due anni e mezzo (per un totale di circa venti prove, a star larghi!), serve quantomento a definire finalmente la struttura dei pezzi e finalmente, nell’autunno 2008, iniziamo a registrare l’album sotto la supervisione di lorenzo monti (sound engineer morbegnese di fama nazionale, nonché amico di vecchia data del gruppo). la formazione torna ad essere a quattro (papo/alejandro/bassman/c8), con bassman che ricopre anche il ruolo di secondo chitarrista con lo pseudonimo di matt cigarette.
il disco viene registrato in quattro sessioni fra ferrara, morbegno e bellano-fraz. oro, tra novembre ’08 e marzo ’09. prendono un po’ più di tempo le varie ospitate e il missaggio, ma finalmente a marzo 2010 abbiamo in mano il master. nel frattempo lavoriamo sull’ artwork e a inizio aprile ‘10 si va in stampa.
cerchiamo intanto di costituire una line-up live per tornare a calcare i palchi dopo ormai sette anni (da un ultimo concerto del luglio ’03, terminato peraltro con terrificanti bis e tris con pezzi di ac/dc, black sabbath ed elvis!).
“valtellina boyz” esce, finalmente, a fine aprile 2010.
Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?
Hard rock, oi!, street metal, punk \'77, come generi.
motorhead, business, hanoi rocks, turbonegro, clash, nabat, cock sparrer, motley crue, thin lizzy, ecc.ecc.ecc. come bands
So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?
Lascio volentieri la parola al dottor andrea valentini di black milk mag:
gradinata nord – valtellina boyz (bacio, 2010)
the (valtellina) boys are back in town.
sono passati otto anni, durante i quali qualcuno – magari – aveva anche dimenticato gli eroi del rock della valle: i gradinata nord. invece, come nella miglior tradizione delle storie un po’ epiche e un po’ tamarre, rieccoli – e in gran spolvero, per giunta.
non potete chiedermi di essere troppo imparziale in questa recensione: conosco quasi tutti i membri del gruppo da troppi anni (qualcuno di loro da 15 tendenti ai 20) e l’amicizia continua – un po’ come il famoso spirito di quel gruppo il cui nome cominciava per nega e finiva per zione.
aggiungete anche che ho collaborato attivamente ad alcune rifiniture (cori, backing vocals, qualche urlo cinghialesco, traduzioni, un intro…), quindi ok, ci siamo capiti. ma del resto il conflitto d’interessi va di moda da un bel po’, qui in italì, per cui non rompiamo troppo le palle che va bene.
messe le carte in tavola, è ora che parli la musica. valtellina boyz è esattamente quello che ci si può aspettare dai gradinata nord già dal primo sguardo: un treno di oi!, hard rock, punk, pub rock e rock’n\'roll.
loro lo chiamano rock da stadio – credo che abbiano il brevetto di questa definizione, a cui nessun accolito della laidissima stampa musicale nostrana ha mai, a quanto so, fatto ricorso – e in effetti come immagine rende perfettamente l’idea.
qui si gioca pesante con forti influenze che vanno dai motorhead ai cockney rejects, dai primi guns’n\'roses ai faces più intossicati, passando per iron maiden e motley crue d’annata… tanto per citare solo qualche nome. il tutto condito da voce declamata in puro stile oi!-punk, a fare da muscolare filo conduttore in un panorama tanto torrido, quanto caleidoscopico, che potrebbe disorientare i meno scafati.
non c’è un pezzo migliore in assoluto tra i nove del cd, ma di sicuro ognuno – dopo un paio d’ascolti – individuerà i propri favoriti. nel mio caso la motorheadiana “una birra al night”, la super rockeggiante “gradinata rock” (con tanto di piano in puro stile stones) e quell’inno da cantare tirando bottiglie – non necessariamente vuote – in aria che è “valtellina boyz”.
una cosa sola non mi torna… mia moglie, che di solito non è interessata più di tanto ai miei dischi, mi ha sequestrato il cd appena arrivato e ha iniziato ad ascoltarlo regolarmente ogni mattina, andando al lavoro. lei dice che le dà la carica per affrontare la giornata, ma… come dire… non è che sarà rimasta irretita dal fascino dei valtellina boyz ed è pronta a salpare coi marinai delle alpi? il fatto che indossi piuttosto regolarmente la t-shirt di “valley sleazy girls” non mi tranquillizza per niente.
ci penso. e voi comprate il disco, mentre io penso… che è meglio.
La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali.
Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?
Mah, direi proprio di no ;-)
spero quantomeno che siano personali, ecco quello sì, dato che i nostri pezzi sono un insieme di riffs e suggestioni derivati dalle nostre bands preferite e rielaborati secondo la nostra, appunto, personalità.
nel metal (ma anche in altri generi musicali) ormai quello che c\'era da dire è stato detto, portiamo avanti con dignità la musica creata dai padrini dei vari generi!
Cosa pensate del panorama underground nazionale?
Uhm, non sono più così addentro alla cosa come lo sono stato nel periodo 1990 / 2000, per cui non ho una visione completa della faccenda.
ti dirò che parlando sia a livello nazionale che internazionale, c’è questa cosa di internet che da un lato facilita sì la diffusione del materiale di una band, ma allo stesso tempo, essendo la rete invasa da tonnellate di musica va a finire che girano un sacco di cose che però alla fine nessuno ascolta o ascolta veramente.
c’è veramente in giro troppa roba, troppe informazioni, troppa musica, che alla fine uno deve operare una scrematura e non sempre fa la scrematura giusta.
una volta scrivevi una ventina di lettere in u.s.a., canada, sudamerica, asia, altri paesi europei, e su venti ti rispondevano in media in quindici, adesso mandi mille e-mails in tutto il mondo ed è già un successo se ti rispondono in dieci.
adesso è tutto a portata di un click, ed è un bene per moltissime cose, non fraintendermi, però quando uno doveva proprio mettersi lì a scrivere e/o a telefonare (rigorosamente ore pasti!) nascevano solide amicizie a distanza che dopo vent’anni sono ancora vive, mentre i rapporti che nascono via internet sono troppo veloci e superficiali e quasi tutti destinati a morire presto, in confronto a quelli via lettera dei tempi, che per mantenerli dovevi proprio essere motivato ed interessato.
poi questa è la mia opinione e di sicuro ci saranno centinaia di persone pronte a smentirmi, ci mancherebbe!
La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi.
Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?
Da band underground da hobbisti dello strumento quali siamo penso che non sia da cancellare nulla.
prove e concerti li fai quando vuoi/puoi senza troppi obblighi e senza che il tutto diventi un secondo lavoro (nel nostro caso abbiamo un’ elevatissima media di una prova al mese e di un concerto ogni tre!); la cosa ha però anche un lato negativo, cioè che riesci a dedicare al gruppo e a quello che gli gira attorno solo pochissimo tempo e questo ha le sue ripercussioni a livello di attività compositiva e concertistica (vedi sopra), oltre che discografica, che vanno tutte a rilento.
poi, vabbè, c'è la difficoltà di distribuzione dei dischi quando li si fanno da soli e la difficoltà di trovare concerti se non affiliati a qualche agenzia (ma lavori e famiglie ci impongono comunque di tenere una media concertistica molto bassa), ma alla fine anche quei concerti ripugnanti davanti a venti persone di cui solo cinque mediamente interessate, sono sempre “esperienze di vita” ;-)
per cui no, non si cancella nulla! ;-)
Come giudicate il veicolo "Internet" per la promozione della scena musicale?
Al di là di quello che ho scritto sopra, internet ha i suoi lati positivi: su tutti la possibilità della diffusione capillare della musica di un gruppo, dato che con un click entri nelle case di tutto il mondo...già, poi c\'è da vedere in quanti ti ascoltano e in quanti fra quei pochi ti apprezzano! ;-)
Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?
Ahia! ;-)
io compro ormai solo vinile, specie se datato, cd ne compro pochissimi, generalmente solo retrospettive con un bel booklet o il cd di gente che conosco.
a livello di ascolti invece direi che in media un 30/40 albums al mese, in un modo o nell\'altro (macchina, casa, ecc.) riesco a sentirmeli!
Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?
Mah, fare progetti per un gruppo come il nostro è un po’ giocare al lotto o scommettere su una partita di calcio…comunque un altro album ci piacerebbe riuscire a farlo, anche se al momento abbiamo solo tre abbozzi di pezzi nuovi, per cui sarà una gestazione piuttosto lunga, mi sa!
vorremmo anche ristampare su un unico cd il nostro lato dello split del 2002, alcuni pezzi live risalenti al primissimo anno di vita dei gradinata e un paio di brani dal vivo registrati l’anno scorso, il tutto a prezzi popolarissimi e più che altro perchè continuano a chiederci quello split (ma ‘sti benedetti ragazzi non possono scaricarselo da internet?? l’abbiamo pure messo in download gratuito sul nostro sito ;-) !).
ci piacerebbe anche trovare qualche pazzo disposto a ristampare “valtellina boyz”: se qualcuno è interessato sappia che a noi basta riceverne una cinquantina di copie da vendere ai concerti e il contratto è bello che fatto!
Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio.
A voi la parola, siete liberi di esprimervi!
Grazie per lo spazio che mettete a disposizione, è una bella idea per far conoscere gruppi minori come noi.